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Quelli che… no!
La lista di proscrizione di Libero
di Sandro Invidia

Libero, si fa per dire
Oggi, giovedì 8 novembre 2001, il quotidiano Libero ha pubblicato la foto dei 67 parlamentari di centro sinistra che hanno votato no alla guerra, additandoli al pubblico disprezzo come amici dei terroristi.
Fatto grave. Tanto da suscitare le proteste persino del deputato post(?)-fascista Bontempo, cui tale pratica ha ricordato quella analoga di certi giornali di estrema sinistra negli anni di piombo, quando in questo modo si indicavano possibili bersagli a possibili terroristi.
Fatto grave e ripugnante, anche perché è servito a qualcuno (Vito, FI) per gettare sul piatto l'ennesimo ricatto giornalistico: ieri a noi (Berlusconi e soci, ingiustamente dileggiati dai giornali di "sinistra") oggi a voi!
Oggi, insomma, Libero (si fa per dire) ha pubblicato la sua ennesima lista di proscrizione (dopo le foto dei bambini vittime dei pedofili e l'elenco dei firmatari dell'appello anti-Berlusconi).
Non me ne preoccuperei più di tanto.
Anzi, ai sessantasette parlamentari un consiglio: comprate Libero (si tratta solo di poche lire, in fondo… si possono pure buttare); ritagliate la pagina che vi riguarda e conservatela.
Potrebbe sempre tornare utile il giorno in cui si tratterà di tirare le somme fra chi ha votato di combattere il terrorismo bombardando case sassi donne fango bimbi monti bestie…
E chi no!

Sandro Invidia
sandro.invidia@arengario.net




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 8 novembre 2001